Workspace ONE UEM – (On-Premises) Aggiornamento script APNs

Workspace ONE UEM – (On-Premises) Aggiornamento script APNs

(On-Premises) Il 27 Agosto 2022 scadranno i certificati APNS che vengono usati dalla console Workspace ONE / Airwatch per comunicare con i dispositivi iOS.
Senza il rinnovo non sarà possibile mandare messaggi push alle applicazioni VMWare.
Chi è in possesso di Workspace ONE UEM On-Premises deve aggiornare i certificati APNs eseguendo sul database la query che potete scaricare qui di seguito:

Link script rinnovo APNs

Nessun Impatto per chi utilizza il sistema in SAAS.

A questo link la comunicazione ufficiale di VMware

 

Le 5 tappe del percorso verso il Digital Workspace

Le 5 tappe del percorso verso il Digital Workspace

L’avvento delle nuove tecnologie nell’ultimo decennio ha avuto un impatto dirompente nel nostro ambiente di lavoro, tanto che non si parla più di posto ma di spazio di lavoro: siamo passati da “workplace” a “workspace”.

I confini sono sempre più labili, gli strumenti sempre più avanzati, i casi d’uso si sono moltiplicati: chi entra nel mondo del lavoro adesso si trova davanti una proposta lavorativa nuova, che non esisteva quando ha cominciato il suo percorso di studi. I posti di lavoro disponibili si sono trasformati, seguendo l’onda dell’evoluzione tecnologica che ha dato una scossa al business delle aziende, e i ruoli esistenti si sono dovuto evolvere.

Noi lavoratori e dipendenti siamo diventati più esigenti, richiedendo al nostro datore di lavoro strumenti avanzati per essere più efficaci e semplificare la nostra attività, con il beneficio per il business di diventare più produttivi.

In poche parole: siamo in piena trasformazione verso un workspace digitale.

“Trasformare” è proprio il termine adatto: dare forma. La nuova tecnologia che prepotentemente ha conquistato le nostre scrivanie, è così innovativa e rapida nell’aggiungere nuove funzionalità che l’IT delle aziende non è riuscita a star dietro al cambiamento. Ed è quindi necessario definire il nuovo spazio di lavoro, appunto “dargli una forma”.

Non è più tempo di bloccare ciò che dall’esterno arriva nel nostro workspace: ciò infatti causa da una parte il malcontento dell’end-user, e dall’altro limita le potenzialità di business. Bisogna guidare ed indirizzare il nuovo e governarlo per ottenerne i maggiori benefici.

Le tecnologie VMware accompagnano le aziende nel loro percorso verso il Digital Workspace, con una soluzione che soddisfa a 360 gradi i casi d’uso più diffusi, basata su Workspace ONE. In tal modo si riduce la distanza tra le richieste degli utenti finali e quelle di business, rendendo sicuro l’accesso alle applicazioni ed ai dati da minacce sempre più crescenti.

Ma quali sono i 5 requisiti per una completa adozione del Digital Workspace?

  1. User Experience: è fondamentale soddisfare le esigenze dell’utente finale e renderlo felice. Il primo passo è quello di individuare i casi d’uso, selezionarli e classificarli, conoscere le esigenze di ogni tipo di utente e delle linee di business in modo da dare valore all’azienda, aumentare la produttività e semplificare le operazioni dell’IT.
  2. Any Applications: l’esperienza utente è dettata dal fatto che bisogna accedere da qualsiasi dispositivo e da qualsiasi location alle proprie applicazioni, per poter espletare le attività quotidiane. E l’evoluzione dell’ambiente di lavoro deve considerare che alcune applicazioni non possono evolvere alla stessa velocità con cui le nuove tecnologie mobile invadono il workspace, ma rimangono indietro. Quindi bisogna avere a disposizione una soluzione che gestisca non solo le applicazioni più recenti e moderne (SaaS e mobile) ma anche quelle legacy, per garantire continuità agli utenti ed al business.
  3. Modern Management: un workspace digitale deve essere gestito in modo da garantire un’esperienza “always on” e “always connect” a tutti i tipi di dispostivi, mobile e laptop, facendo leva sulle potenzialità del cloud. Una gestione moderna introduce semplificazione e sicurezza, conoscendo il contesto in cui il dispositivo lavora per applicarne le giuste policy, e, con un set di API per gestire una vasta gamma di sistemi operativi, estendere il management a il più ampio range di device.
  4. Insights: se l’IT deve supportare il business e garantire una buona esperienza all’utente, non deve essere percepito esclusivamente come il dipartimento da contattare quando è necessario riparare un dispositivo. L’IT deve cambiare il modo in cui viene percepito, e avere gli strumenti per conoscere l’ambiente in cui gli utenti lavorano, le loro preferenze, le loro esigenze. Non basta collezionare log e informazioni di utilizzo, ma sfruttare tecnologie di intelligenza artificiale e machine learning per dedurre informazioni utili per applicare azioni correttive, e quindi analizzare performance, rischi, utilizzo.
  5. Automation: è vero che gli Insight sono critici. Ma la risposta correttiva non può essere manuale e reattiva. Dev’essere preventiva ed automatizzata. Provisioning di nuove applicazioni, auto-remediation, applicazione di nuove policy: ecco le azioni che devono essere usate non solo per bloccare un dispositivo se è il caso, per esempio, ma per garantire all’utente un ambiente di lavoro sempre aggiornato e protetto.

 

Il percorso verso il Digital Workspace con Workspace ONE porta benefici tangibili ed evidenti, che permettono di ridurre in primis costi e complessità rispetto a strumenti manuali e a compartimenti stagni. Inoltre, si riescono ad aumentare i livelli di sicurezza garantendo alta produttività e flessibilità agli utenti.

Così l’IT diventa un partner dell’impresa: garantisce la massima esperienza digitale agli utenti, invece di continuare a gestire puramente i dispositivi e chiamate di supporto.

Fonte: VMware Italy

Tre pilastri per adottare un nuovo modo di lavorare

Tre pilastri per adottare un nuovo modo di lavorare

Man mano che il mondo diventa più connesso, la forza lavoro risulta sempre più diversificata e varia. Il lavoro non è più un’attività confinata a un luogo specifico, ma consiste nella capacità di essere produttivi ovunque, indipendentemente dagli strumenti utilizzati.

Secondo il nuovo report di IDC intitolato Becoming “Future of Work” Ready: Follow the Leaders solo le organizzazioni agili che innovano e si trasformano sopravvivranno. Tutte le altre che non riusciranno ad adattarsi al cambiamento globale del mondo del lavoro cederanno il passo alla concorrenza.

Questa capacità di cambiamento è sostenuta da tre pilastri: cultura, Workspace e forza lavoro.

Ognuno di questi elementi assicura un cambiamento continuo, ma solo valorizzandoli insieme le aziende riusciranno a trasformarsi con successo ed essere competitive nell’era digitale. Non si tratta di un percorso semplice: infatti, la ricerca di IDC rivela che solo il 30% delle organizzazioni europee[1] sta attuando dei piani per cambiare i metodi di lavoro e reinventare il modo di relazionarsi con i dipendenti, i partner e i clienti.

Esaminiamo in dettaglio ognuno di questi pilastri.

Cultura

La cultura di un’organizzazione può rappresentare la sua risorsa più preziosa: Netflix avrebbe raggiunto il successo diventando il simbolo della rivoluzione digitale se non avesse trasformato completamente la filosofia aziendale attraverso l’empowerment dei dipendenti e la totale autonomia del personale?

D’altro canto, la cultura può diventare per un’azienda un fattore estremamente negativo se viene trascurata e lasciata a sé stessa, scostandosi sempre di più dagli obiettivi previsti. Inoltre, una cultura negativa demoralizza i dipendenti, allontana i clienti, compromette la reputazione dell’azienda e ne distrugge il valore.

Le aziende che non riescono a fornire ai dipendenti l’accesso agli strumenti giusti per creare un ambiente di lavoro più agile, creativo e produttivo si troveranno ad alimentare una cultura che produce risultati diametralmente opposti: una forza lavoro poco propensa al cambiamento, gestita da un approccio al lavoro basato su “comando e controllo”. Secondo una ricerca di VMware sul Digital Workspace, grazie all’empowerment dei dipendenti con ampio accesso a tutte le applicazioni necessarie per svolgere le attività di lavoro e non solo, la produttività del personale può risultare fino a 5 volte superiore.

Inoltre, le aziende possono migliorare il proprio business grazie alle iniziative dei dipendenti supportate dalla fiducia dei dirigenti.

Questo nuovo equilibrio offre ai dipendenti in prima linea gli strumenti (inclusa la piattaforma digitale sottostante) e la libertà mentale di cui hanno bisogno per innovare e svolgere il proprio lavoro. Si tratta di un cambiamento culturale che, in ultima analisi, diventa un fattore decisivo di differenziazione competitiva.

Workspace

Il concetto di lavoro “dalle 9 alle 18” è ormai superato, come anche l’idea di “sede di lavoro”. I dipendenti non vogliono sentirsi obbligati a restare alla scrivania per otto ore al giorno, preferendo la flessibilità di poter lavorare quando e dove si sentono più produttivi.

In questo modo, le organizzazioni possono realizzare un Digital Workspace ideale in un mondo aziendale in cui stanno emergendo “hub collaborativi” e politiche di lavoro flessibili, insieme alle app vocali e agli strumenti basati sull’intelligenza artificiale che aiutano i lavoratori indipendentemente dalla loro posizione.

IDC ritiene che entro il 2021 il 60% delle aziende G2000 (una classifica annuale di Forbes delle prime 2.000 aziende al mondo quotate in Borsa) avrà adottato un modello di Workspace del futuro: un ambiente di lavoro sia virtuale sia fisico, flessibile, intelligente e collaborativo per migliorare l’esperienza e la produttività dei dipendenti. Infatti, da una nostra ricerca emerge che, durante la giornata di lavoro, i dipendenti che hanno a disposizione app a elevata accessibilità dedicano circa il 20% di tempo in meno ai processi manuali, riscontrano un aumento della collaborazione e prendono le decisioni più rapidamente.

Tuttavia, in questo scenario è fondamentale mettere sempre al centro la sicurezza. Man mano che il vincolo delle ore di lavoro e le politiche tradizionali diventano obsoleti, i confini aziendali perdono una chiara definizione e questo può destare preoccupazione per i team di sicurezza IT.

I modelli di infrastruttura di sicurezza tradizionali non sono più applicabili in quanto i nuovi ambienti di lavoro generano flussi continui di dati tra diversi dispositivi, in tutto il mondo. Non sorprende quindi che la sicurezza digitale rappresenti l’iniziativa principale1 per le aziende che considerano di adottare nuove strategie di lavoro. La protezione del Digital Workspace richiede funzionalità di sicurezza integrate a tutti i livelli (utenti, app, endpoint e rete) tramite il software.

Forza lavoro

La composizione e la natura della forza lavoro si stanno trasformando in modo radicale. Da un lato, i cambiamenti demografici incidono sulle dimensioni, l’età e la diversità della forza lavoro; dall’altro, le tecnologie intelligenti stanno aumentando e automatizzando il lavoro, offrendo nuove opportunità per la creazione di valore all’interno delle organizzazioni. IDC rivela che un terzo delle aziende alla ricerca di nuovi modi di lavorare crede che almeno un quarto della propria organizzazione utilizzerà attivamente l’intelligenza artificiale nel lavoro quotidiano nei prossimi tre anni.

Le tecnologie intelligenti abiliteranno nuovi livelli di produttività, precisione e Business Intelligence, consentendo ai dipendenti di imparare dai propri errori per migliorarsi (la forza lavoro ha la possibilità di sbagliare, correggere e riprovare): questa capacità è fondamentale per il successo delle organizzazioni.

La creazione di un Digital Workspace realmente efficiente richiede un’attenzione costante all’esperienza dei dipendenti che deve garantire una maggiore libertà di scelta.

Digital Workspace

Sono molte le tecnologie che possono essere considerate cruciali per la digital transformation, ma il Digital Workspace è certamente uno degli aspetti più importanti. L’architettura della piattaforma, le funzionalità di gestione e sicurezza e l’approccio incentrato sull’esperienza sono perfetti per rispondere alle esigenze del nuovo mondo del lavoro.

Ma non è facile cambiare i metodi di lavoro e implementare la strategia necessaria: la trasformazione richiede tempo e investimenti. Adottando questo approccio basato su tre pilastri, le aziende potranno sfruttare i vantaggi offerti da un’esperienza più incentrata sull’utente per i clienti, i dipendenti e il business.

Per scoprire come implementare questi tre pilastri nella tua organizzazione, visita il sito: https://www.vmware.com/learn/50579_REG.html??src=sp_5cd08f12b01ea&cid=7012H000001gcB2

[1] Fonte: IDC EMEA, Future of Work, novembre 2018

Fonte: VMware Italy