Keeper è stato nominato leader G2 in diverse categorie di sicurezza informatica nell’autunno 2024

Keeper è stato nominato leader G2 in diverse categorie di sicurezza informatica nell’autunno 2024

Keeper Password Manager è stato valutato dagli utenti su G2, il più grande e affidabile marketplace di software al mondo, come leader per l’autunno 2024 nel settore dei password manager per aziende di qualsiasi dimensione. Keeper Security è stato inoltre riconosciuto come leader globale nella gestione delle password, con distinzioni nelle regioni EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), Canada e Asia-Pacifico. Inoltre, ha ottenuto i titoli di high performer e momentum leader in 10 categorie di sicurezza informatica, per un totale di 53 badge.

Keeper Password Manager ha ottenuto il primato nelle categorie di software di password manager, Single Sign-On (SSO)monitoraggio del dark webstrumenti per la gestione dei segreti, autenticazione a più fattori e sicurezza dei dati ricevendo recensioni positive dagli utenti verificati rispetto a prodotti simili.

Tali riconoscimenti si basano sulle risposte di utenti reali a ciascuna delle domande correlate riportate nel modulo di recensione di G2. Nella categoria Password Manager, il 96% degli utenti ha dato a Keeper 4 o 5 stelle, ottenendo una valutazione media di 4,7 su 5. Il 92% degli utenti ritiene che la strategia vada nella giusta direzione e il 93% degli utenti ha affermato che probabilmente raccomanderebbe Keeper Password Manager.

Funzionalità del password manager

Per essere considerata una soluzione nella categoria Password Manager, Keeper ha soddisfatto i seguenti requisiti con funzionalità leader di settore:

  • Memorizza e salva le password per i siti web: la Keeper Vault fornisce agli utenti un repository sicuro per memorizzare password, chiavi di accesso, i login e altre informazioni personali con una crittografia end-to-end completa.
  • Automatizza la compilazione dei moduli password e degli accessi: KeeperFill® riempie automaticamente le tue credenziali di accesso in modo da non dover passare da una scheda o un’app all’altra per recuperare le password.
  • Strumenti per la condivisione sicura delle credenziali: Keeper consente la condivisione sicura da cassaforte a cassaforte, nonché la condivisione una tantum con chiunque, inclusi gli utenti non appartenenti a Keeper, permettendo ai team e alle aziende di collaborare in modo sicuro sugli account condivisi. Keeper offre anche funzionalità di sicurezza delle password avanzate come l’accesso a tempo limitato e l’autodistruzione delle voci.
  • Integrazione con i browser o le applicazioni: Keeper si integra anche con i principali browser e con tutte le tue app per dispositivi mobili.
  • Consenti agli utenti di creare, cambiare o generare automaticamente le password: Keeper rende più semplice per gli utenti individuare e cambiare le password deboli, creare nuove password efficaci e generare password univoche per gli account.

Proteggere le aziende oltre la gestione delle password

Oltre a ottenere riconoscimenti come leader nelle categorie Password Manager e Autenticazione a più fattori (MFA), Keeper è stato anche nominato Momentum Leader nella categoria Monitoraggio del dark web, High-Performer e Leader per Single Sign-On, nonché Leader per Strumenti per la gestione dei segreti.

Keeper ha ricevuto il punteggio di soddisfazione degli utenti più alto tra i prodotti negli strumenti di gestione dei segreti. Il 99% degli utenti ha assegnato 4 o 5 stelle, il 96% ritiene che stia andando nella giusta direzione. Infine, il 92% degli utenti ha affermato che consiglierebbe Keeper Secrets Manager. Keeper è stata anche incluso nelle categorie Sicurezza dei dati, Sicurezza web, Autenticazione senza password, Autenticazione a più fattori (MFA), Autenticazione biometrica e Messaggistica istantanea aziendale su G2.

Funzionalità di gestione dei segreti

Per essere considerata una soluzione della categoria Strumenti per la gestione dei segreti, Keeper ha soddisfatto le seguenti caratteristiche con funzionalità leader di settore:

  • Gestisce centralmente le chiavi e altri segreti: Keeper Secrets Manager è una piattaforma zero-knowledge completamente gestita basata sul cloud per proteggere i segreti dell’infrastruttura come chiavi API, password dei database, chiavi d’accesso, certificati e qualsiasi tipo di dati riservati.
  • Archivia i segreti in modo sicuro con la crittografia e la tokenizzazione: i segreti possono essere decifrati solo sui dispositivi designati da te gestiti.
  • Automatizza l’invio dei segreti alle applicazioni e all’infrastruttura: Keeper Secrets Manager si integra perfettamente con tutti i sistemi CI/CD e gli SDK per tutti i principali linguaggi di programmazione e supporta qualsiasi tipo di macchina per proteggere la tua infrastruttura.
  • Crea un audit trail dell’utilizzo e del ciclo di vita dei segreti: Keeper offre funzionalità di report e avvisi granulari degli eventi grazie all’integrazione SEM.

Perché gli utenti preferiscono Keeper

Le persone che hanno recensito Keeper su G2 hanno notato che Keeper soddisfa i loro requisiti di sicurezza e si dicono estremamente soddisfatte dell’intuitiva interfaccia utente di Keeper. Anche l’implementazione dei prodotti, la formazione, l’amministrazione e l’esperienza dell’utente finale si sono distinte come funzionalità interessanti.

Keeper offre la migliore sicurezza del settore grazie alla propria architettura di sicurezza zero-trust e zero-knowledge al fine di proteggere le informazioni e mitigare il rischio di violazione dei dati. Keeper dispone dell’attestazione SOC 2; è certificata ISO 27001, 27017 e 27018; è conforme al GDPR; è conforme al CCPA; è conforme all’HIPAA ed è autorizzata da FedRAMP e StateRAMP. Keeper rende facile, sia per gli amministratori che per gli utenti finali, seguire le best-practice in materia di sicurezza.

Il team di supporto live di Keeper è disponibile a livello globale 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Le risorse on-demand, tra cui i video tutorial di Keeper101 e il portale di documentazione, guidano i nuovi amministratori e gli utenti finali all’onboarding e all’utilizzo dei prodotti.

Gli utenti hanno gradito la facilità di essere clienti Keeper e l’ottimo ritorno sugli investimenti. Keeper ha anche ottenuto il badge “Best Est. ROI” per le aziende nella categoria Autenticazione a più fattori (MFA). Utilizzato da milioni di utenti finali e da migliaia di aziende in tutto il mondo, Keeper Password Manager supporta tutte le principali piattaforme, dispositivi e applicazioni, lavorando senza problemi con qualsiasi tipo di azienda e in qualsiasi settore, a prescindere dalle dimensioni o dalle competenze tecniche.

Cosa dicono i clienti di Keeper

Alla domanda “Cosa ti piace di più di Keeper Password Manager?” un utente di fascia media ha dichiarato: “Keeper offre numerose funzioni con solidi report, integrazioni e funzionalità single sign-on e punteggio di rischio delle password, oltre ad altre funzionalità che ti aspetteresti di vedere in un password manager di livello aziendale. Ci piacciono anche i livelli di crittografia e protezione subito pronti all’uso. La maggior parte dei nostri dipendenti pensa che il prodotto sia facile da utilizzare e lo usa nelle sue attività lavorative quotidiane.”

Alla domanda “Quali problemi risolve Keeper Password Manager e quali sono i benefici per te?” un utente aziendale ha dichiarato: “Dovevamo risolvere il problema non solo della gestione delle password per i nostri utenti finali e dell’IT, ma anche del monitoraggio delle password per le credenziali trapelate o che rappresentano un rischio per la sicurezza. Possiamo vedere facilmente le credenziali tra i dipendenti senza preoccuparci della mancanza di sicurezza in un’e-mail o in altri metodi. Possiamo inoltre monitorare chi può accedere a cosa e quando è stato l’ultimo accesso alle credenziali. I report sono molto solidi.”

Scopri di più su cosa hanno da dire gli utenti reali su Keeper o lascia la tua recensione di Keeper Password Manager su G2!

Fonte: Keeper Security

Le previsioni di PKWARE per il 2022 per la sicurezza dei dati, la privacy e molto altro

Le previsioni di PKWARE per il 2022 per la sicurezza dei dati, la privacy e molto altro

È difficile credere che il 2021 sia già finito, il che significa che è il momento delle previsioni di PKWARE per il 2022.

Ma prima di guardare nella nostra sfera di cristallo per il 2022, vediamo cosa abbiamo previsto come tendenze per il 2021:

  • Il lavoro remoto diventa la nuova normalità – Questo si sta certamente avverando, forse anche più velocemente del previsto. Molte aziende hanno adottato un ambiente di lavoro ibrido mentre la pandemia sta calando e i lavoratori esprimono apertamente la loro preferenza nella flessibilità riguardo a dove lavorano.
  • Le soluzioni di sicurezza si concentreranno a livello di dati – Questo è più difficile da misurare dopo un solo anno, ma a causa delle maggiori richieste di soluzioni olistiche di sicurezza dei dati, le tendenze sono chiare.
  • Le aziende adotteranno approcci più ampi rispetto alla conformità normativa – Questo sta diventando molto rilevante. Da quando lo abbiamo predetto un anno fa, più stati hanno già approvato regolamenti sulla privacy dei dati per conto proprio, e un paio di proposte di legge federali sono state introdotte al Congresso, il che significa che la privacy dei dati, e quindi la conformità, dovrebbe essere nella mente di ogni azienda.

Ora passiamo a quest’anno e ciò che prevediamo si concretizzerà nella sicurezza dei dati e nella gestione della privacy.

La necessità di una maggiore visibilità dei dati

Anche se le restrizioni dovute al COVID-19 si stanno allentando in alcuni luoghi, il lavoro remoto o ibrido è ancora molto popolare tra le aziende con dipendenti che hanno la possibilità di lavorare da casa. Ma con tale flessibilità arriva una maggiore necessità di visibilità dei dati. E per visibilità, intendiamo una visione di ciò che i dipendenti stanno facendo e a quali dati stanno accedendo sui dispositivi endpoint, da dove provengono le minacce e quanti dati vengono generati in tutta l’azienda. Inoltre, dato che la quantità di dati che le aziende generano, archiviano e gestiscono continua a crescere, le aziende devono essere in grado di tenere il passo con la loro protezione e avere una comprensione più profonda di dove si trovano i dati e chi vi ha accesso.

Inoltre, dato che l’outsourcing diventa un’esigenza aziendale essenziale per le startup e altre aziende di piccole e medie dimensioni che non dispongono delle competenze del personale per funzioni come la sicurezza e i servizi cloud, avranno bisogno di avere un ulteriore livello di visibilità sui loro dati. Questo include tenere traccia di chi sta accedendo a quali dati, quanti di quei dati i loro fornitori possono vedere e quando revocare l’accesso ad essi. Questa conoscenza è fondamentale per ridurre al minimo gli effetti delle violazioni dei dati e per rimanere in conformità con le normative statali, federali e internazionali.

Luce nuova sull’applicazione della privacy

Il General Data Protection Regulation (GDPR) è entrato in vigore nel 2018, e l’Unione europea (UE) sta iniziando ad aumentare le sanzioni alle aziende che non sono conformi. Lo stesso potrebbe accadere per le leggi statali sulla privacy che sono state approvate negli Stati Uniti, come il California Consumer Privacy Act (CCPA), che è stato convertito in legge nel 2018. Sebbene gli organismi preposti all’applicazione siano stati in qualche modo esitanti a far rispettare queste leggi in modo da non danneggiare finanziariamente o addirittura far fallire le aziende, le imprese devono prestare attenzione a quelle che potrebbero essere multe più significative in futuro.

Inoltre, ci aspettiamo anche che più stati continuino ad approvare le proprie leggi sulla privacy. Al momento in cui scrivo, almeno sei stati degli Stati Uniti hanno progetti di legge sulla privacy attivi, con molti altri che di recente non sono stati approvati e che probabilmente torneranno con una nuova iterazione. C’è anche il potenziale per gli Stati Uniti di passare a una regolamentazione federale per tutti i settori nei prossimi anni, simile a molte altre grandi nazioni. Presto, oltre il 50 percento della popolazione mondiale potrebbe essere coperto da una legge sulla privacy, poiché l’India sta attualmente approvando la propria. L’UE, la Cina, il Brasile e molte altre grandi nazioni hanno già adottato queste normative.

Le aziende effettueranno azioni di marketing in merito alla loro strategia sulla privacy dei consumatori

Il livello di consapevolezza dei consumatori riguardo al modo in cui le aziende stanno proteggendo i propri dati è in aumento – le persone hanno visto apparire notifiche sui propri smartphone che chiedevano loro di condividere i dati quando, ad esempio,  aprono certe applicazioni. Alcune organizzazioni si stanno distinguendo in merito alla loro strategia sulla privacy; Apple e Google stanno prendendo la cosa molto seriamente, così come le imprese nel settore dei servizi finanziari. Le aziende stanno incoraggiando i consumatori a cambiare spesso le password e li stanno informando in anticipo sul tipo di dati che stanno condividendo quando le app e i servizi sono in uso. I consumatori scelgono sempre di più a quali aziende affidare la propria attività, in parte a causa dell’approccio dell’organizzazione alla privacy e stanno diventando meno pazienti con le aziende che non prendono sul serio la protezione dei dati.

E, sebbene i consumatori non siano necessariamente a conoscenza dei nuovi Payment Card Industry Data Security Standards (PCI DSS) 4.0 che usciranno all’inizio del prossimo anno, questi standard avranno un impatto sulla pianificazione aziendale. Ciò potrebbe includere quali progetti saranno finanziati e come le aziende evolvono la loro strategia sulla privacy e la protezione dei dati delle carte di credito a seconda della nuova flessibilità che 4.0 dovrebbe fornire.

La necessità di strumenti di rilevamento e di sicurezza dei dati

Nel complesso, ciò a cui si riducono queste tre previsioni è la necessità di soluzioni automatizzate per la sicurezza dei dati. Sapere quali dati si hanno, dove e chi vi ha accesso, assicurandosi al contempo di proteggere i dati ovunque si spostino è essenziale per qualsiasi azienda, in particolare quelle che contengono informazioni sensibili come numeri di carte di credito e dati sanitari. PKWARE dispone di tutti gli strumenti necessari per questa strategia di sicurezza dei dati completa.

Fonte: PKware

Estendere la capacità dell’ITSM per includere la gestione della sicurezza informatica

Estendere la capacità dell’ITSM per includere la gestione della sicurezza informatica

Con la crescente necessità per le imprese di essere conformi alla legislazione sulla protezione dei dati e agli standard di sicurezza, nasce la necessità di istituire un sistema per supportare e monitorare le procedure di protezione e sicurezza dei dati. Questo white paper esamina se è una buona idea utilizzare l’IT service management (ITSM) o l’enterprise service management (ESM) esistenti per questo scopo e identifica la funzionalità che un sistema ITSM dovrebbe possedere per avere successo in questo settore.

L’IT non è un’isola. Né lo è nemmeno la sicurezza informatica. Come vi dirà qualsiasi buon management framework, Governance, Risk and Compliancy (GRC) sono al centro di ciò che viene fatto nell’IT. Può sembrare semplice, ma è facile perdersi nella miriade di framework, best practice, linee guida, standard e buoni consigli disponibili. E quando avete finalmente identificato i framework di gestione a cui la vostra organizzazione vuole aderire, dovete decidere il sistema o i sistemi per gestire i framework. Oppure come spesso accade, le organizzazioni finiscono con l’avere un sistema di gestione separato per ciascuno di questi framework.

Non sarebbe meglio avere un unico sistema di gestione, un cosiddetto Integrated Management System (IMS) che combini tutti gli aspetti dei sistemi, processi e standard di un’organizzazione in un unico sistema intelligente? E perché non utilizzare il vostro IT service management o l’enterprise management system a tale scopo? Questo unico sistema misto consentirà alla vostra organizzazione di semplificare la gestione, risparmiare tempo e aumentare l’efficienza.

Per portare con successo i management frameworks su un sistema di gestione, una prima importante domanda a cui rispondere è se ci sono punti in comune a tutti questi framework.

E se davvero questi framework condividono alcuni principi comuni, significa che è una buona idea utilizzare un sistema comune per supportare e monitorare questi framework? E in secondo luogo, quali sono i requisiti per questo sistema di gestione integrato e il vostro attuale sistema ITSM è conforme a questi requisiti?

Questo white paper risponderà a entrambe le domande.

Download “4me Whitepaper Extending ITSM Capabilities to Include Information Security Management” 4me-Whitepaper-Extending-ITSM-Capabilities-to-Include-Information-Security-Management-US-EN.pdf – Scaricato 295 volte – 524 KB

Fonte: 4me