Che cos’è il CMDB (Configuration Management Database)?

Che cos’è il CMDB (Configuration Management Database)?

Il Configuration Management Database (CMDB) è un database utilizzato per archiviare e gestire dati dettagliati di configurazione relativi all’infrastruttura IT dell’organizzazione. Questo include tutti i componenti hardware e software, nonché le relazioni e le dipendenze tra di essi. Viene utilizzato per tenere traccia delle modifiche apportate all’infrastruttura IT durante il suo ciclo di vita. Centralizzando queste informazioni, un CMDB ben gestito consente di migliorare l’efficienza dei processi ITSM e di prendere decisioni aziendali migliori.

Come funziona il CMDB?

Un CMDB preciso e aggiornato è uno strumento potente sia per gli amministratori IT che gli IT Operations team. Una volta popolato con i dati relativi all’infrastruttura IT dell’organizzazione, il CMDB consente di tenere traccia di tutti gli asset IT e della loro configurazione nel tempo.

Ogni elemento del CMDB è rappresentato come configuration item o CI. Questi CI possono essere asset hardware o software, ma anche sistemi, postazioni, reti, database, utenti, documentazione o qualsiasi altro elemento dell’infrastruttura IT. ITIL 4 descrive i CI come “qualsiasi componente che deve essere gestito per fornire un servizio IT”.

Per sfruttare appieno il CMDB, è necessario popolarlo con dati IT precisi e mantenerli aggiornati. Il CMDB può essere compilato manualmente, ma questo comporta un notevole aggravio di lavoro per i team IT ed è soggetto a errori umani.

Per ottenere il massimo valore dal CMDB, è necessario che sia sempre corretto e che venga aggiornato costantemente. Questo significa che è meglio avere dati importati precisi e aggiornati automaticamente. L’unico lavoro manuale che rimane è quello di verificare la coerenza dei dati e di colmare eventuali lacune nelle informazioni.

Alcuni strumenti CMDB dispongono di funzionalità di rilevamento proprie, anche se nella maggior parte dei casi i dati vengono inseriti da più fonti attraverso il processo di federazione dei dati. Tuttavia, la raccolta di dati da troppe fonti diverse può generare confusione. Le best practice del CMDB spesso indicano che è meglio ottenere le informazioni da uno o solo un paio di strumenti di discovery affidabili, in grado di integrarsi perfettamente con il software CMDB.

Una volta che tutti i CI sono stati importati e le loro informazioni sono aggiornate, è possibile utilizzare questi dati per tracciare sistematicamente le modifiche, le relazioni e le dipendenze. Grazie a report e dashboard personalizzati, è possibile ottenere una visione d’insieme della propria infrastruttura IT.

La centralizzazione di tutte le informazioni IT nel CMDB consente di verificare facilmente lo stato delle risorse, di identificare i potenziali problemi o di pianificare le modifiche future. Questo non significa che i dati raccolti debbano vivere solo nel CMDB. Una volta raccolti e organizzati, i dati possono essere esportati in altri strumenti specializzati per supportare progetti specifici. Il CMDB è spesso integrato con altri strumenti di gestione IT, come software di service desk o agli strumenti di incident management.

Qual è lo scopo di un CMDB?

Gli ambienti IT di tutti i settori industriali sono diventati sempre più elaborati e complessi. Tracciare e comprendere i numerosi componenti dell’infrastruttura è essenziale per garantire il buon funzionamento dell’IT e la sicurezza della rete.

Il CMDB è uno strumento essenziale, in quanto consente alle organizzazioni di gestire e mantenere in modo efficiente la propria infrastruttura IT, migliorare la gestione degli incident e garantire la conformità agli standard di settore. Raccoglie i dati IT di tutta l’organizzazione in un unico pannello, fornendo una visione di tutte le risorse IT. Avere i dati IT in un unico posto è un vantaggio in una miriade di scenari.

Riduzione dell’impatto delle interruzioni
Il 91% delle medie e grandi imprese dichiara che il costo di una singola ora di inattività supera i 300.000 dollari. Il 44% riferisce addirittura che il costo supera il milione di dollari. Spesso l’IT viene a conoscenza di un’interruzione solo quando gli utenti finali iniziano a lamentarsi e i costi iniziano a salire, il che significa che devono correre per rimettere tutto in funzione.

Un CMDB accurato e aggiornato aiuta a identificare, diagnosticare e risolvere più rapidamente le interruzioni di servizio. Inoltre, disporre di informazioni accurate e complete sull’intero patrimonio IT consente di individuare eventuali problemi prima che diventino tali. Questo può aiutarvi a prevenire inutili perdite finanziarie, oltre che un grosso mal di testa per il team IT.

Maggiore sicurezza della rete
Secondo i rapporti dell’Internet Crime Complaint Center dell’FBI, i cyberattacchi sono aumentati del 300% dall’inizio della pandemia COVID-19. Si prevede che questo rischio continui a crescere. Come chiunque lavori nel campo dell’IT ha sentito dire un milione di volte, non si può proteggere ciò che non si sa di avere. Il CMDB, consente ai team di sicurezza di identificare e correggere facilmente le vulnerabilità all’interno del patrimonio IT prima che diventino un problema.

Risoluzione più rapida dei problemi
La creazione di un CMDB è spesso il primo passo di una strategia ITSM efficiente. Un archivio centrale di dati IT sempre accurati fornisce ai tecnici del service desk le informazioni necessarie per rispondere alle richieste e agli incidenti in modo rapido e sicuro. Inoltre, consente loro di aggiornare immediatamente qualsiasi CI con nuovi dati e di allegare i rapporti sugli incidenti. Tracciare le modifiche e gli incidenti nel tempo non è utile solo per la gestione delle modifiche. Permette anche di identificare più facilmente le cause principali e di individuare e prevenire potenziali problemi e il loro impatto.

Conformità semplificata
La conformità alle normative governative e di settore, ai programmi di certificazione e ai requisiti normativi richiede dati IT accurati. La raccolta di questi dati per ogni singolo audit richiede tempo e denaro. Mantenere il CMDB accurato e aggiornato significa avere le informazioni già a disposizione. In questo modo è possibile creare facilmente dei report e avere una visione rapida dei dati IT e di configurazione necessari.

ITAM e CMDB

L’IT asset management (ITAM) si riferisce al processo di tracciamento della posizione, dello stato e delle condizioni di tutto l’hardware e il software all’interno dell’organizzazione durante il loro ciclo di vita, dall’approvvigionamento allo smaltimento. Il CMDB, essendo un repository centrale per tutti i dati di configurazione, è una parte essenziale dell’ITAM, in quanto raccoglie i dati utilizzati per gestire gli asset finché sono attivi.

Le informazioni tracciate dagli strumenti ITAM sono spesso statiche. Comprendono tutto ciò che riguarda l’approvvigionamento, il funzionamento, la manutenzione e lo smaltimento. Possono includere dati di configurazione, ma anche licenze, supporto, conformità, audit di sicurezza e ammortamento nel tempo.

L’obiettivo dell’ITAM è principalmente orientato al business. Aiuta a prendere decisioni informate sul ciclo di vita dell’infrastruttura IT. Gli strumenti CMDB sono invece utilizzati per la gestione dei servizi. Aiutano il team IT a supportare e mantenere i servizi IT.

Le funzionalità delle soluzioni ITAM e CMDB possono essere sovrapposte in termini di rilevamento e gestione degli asset, e change management. Una forte integrazione tra i due sistemi può aiutare a sfruttare al meglio entrambi gli strumenti, a prendere decisioni informate sull’infrastruttura IT e a ridurre i rischi. Entrambi i sistemi sono spesso combinati in un quadro più ampio di gestione dei servizi.

Lansweeper per il CMDB

Come già detto, dati precisi e aggiornati sulle risorse sono essenziali per il corretto funzionamento dello strumento CMDB. La tecnologia Deepscan di Lansweeper è in grado di fornire una visione ampia e dettagliata dell’intero patrimonio IT. La scansione programmata automatica garantisce l’aggiornamento regolare delle informazioni. Lansweeper offre anche integrazioni personalizzate o già pronte con la maggior parte delle piattaforme CMDB, in modo che i dati possano essere facilmente importati, eliminando la necessità di aggiornamenti manuali.

Per saperne di più su come Lansweeper può aiutarvi a raggiungere l’eccellenza del CMDB, consultate il caso d’uso di Lansweeper per il CMDB.

Fonte: Lansweeper

Trasformare il portale self-service nella più preziosa risorsa per i dipendenti

Trasformare il portale self-service nella più preziosa risorsa per i dipendenti

La maggior parte dei dipartimenti IT ha già un portale self-service, ma lottano per convincere i dipendenti a usarlo. Per vari motivi, i dipendenti continuano a chiamare o inviare un’e-mail al service desk ogni volta che hanno bisogno dell’aiuto degli esperti IT. Questo è un peccato perché il portale self-service offre molti vantaggi per i dipendenti e per l’IT. Per esempio, i dipendenti possono usare il portale self-service per presentare richieste 24×7 e per vedere l’avanzamento delle stesse. Ancora più importante, possono trovare le risposte alle domande frequenti, permettendo loro di risolvere il problema, anche quando il service desk è chiuso.

Questo non è solo un vantaggio per i dipendenti dell’organizzazione; rappresenta anche una riduzione significativa (realisticamente tra il 10% e il 30%) del numero di richieste presentate. A sua volta, questo significa meno personale per il service desk.

Quindi, come può un dipartimento IT convincere i suoi dipendenti a smettere di usare il telefono o l’e-mail e iniziare a usare il portale self-service? Il primo passo è assicurarsi che il portale soddisfi i requisiti minimi di usabilità ed efficienza.

Requisiti minimi del portale self-service

I dipartimenti IT che hanno già impostato un portale self-service per i dipendenti hanno capito che ci sono alcuni requisiti minimi che devono essere soddisfatti se vogliono che almeno parte della forza lavoro lo usi.

  • Single Sign-On

Gli utenti non iniziano magicamente a lavorare nel modo più efficiente, specialmente quando il primo passo è scomodo. Se le persone devono accedere al portale con un nome utente e una password, probabilmente decideranno che è più facile prendere il telefono o digitare una e-mail veloce.

  • Facilità d’uso

L’interfaccia del portale deve essere intuitiva e non richiedere formazione, anche per gli utenti inesperti.

  • Moduli per le richieste standard

Avere moduli per le richieste standard all’interno del portale è vitale. Questi permetteranno agli utenti di inviare le loro richieste più rapidamente offrendo alcuni checkbox o campi che mostrano solo le scelte pertinenti. Questi moduli consentono anche al dipartimento IT di raccogliere esattamente le informazioni di cui hanno bisogno per completare le richieste, evitando il dispendio di tempo di dover contattare il richiedente per i dati mancanti. Meglio ancora, i moduli assicurano che i ticket vengano passati direttamente al team corretto di supporto, bypassando così la necessità di coinvolgere il service desk. E infine, i dati strutturati che questi moduli necessitano, permettono una gestione delle richieste. Usando i moduli per le richieste standard, il richiedente ottiene più rapidamente ciò di cui ha bisogno.

  • FAQ e Knowledge Articles

Le risposte alle domande più frequenti e i Knowledge Articles con istruzioni facili da seguire aiutano gli utenti a risolvere i propri problemi da soli.

Sapere che non dipendono più da altri li incoraggia a usare il sistema più spesso e a ridurre il carico di lavoro del service desk.

  • Smart Search

Una capacità di ricerca di base è standard in quasi tutte le interfacce dei software. Ma affinché l’utente riceva solo informazioni rilevanti, questa funzione di ricerca deve avere una certa intelligenza.

Deve sapere quali servizi sono utilizzati dalla persona che esegue una ricerca, limitando i risultati alle richieste standard e ai knowledge articles per questi servizi. Idealmente, il portale permette anche all’organizzazione di supporto di analizzare le ricerche eseguite.

  • App per smartphone

Dato che le persone passano sempre più tempo sui loro smartphone, dovrebbero anche essere in grado di usare questi dispositivi per accedere al supporto. Gli utenti non vogliono sempre aspettare di essere dietro i loro computer per inviare una richiesta. Senza un’applicazione per smartphone continuerebbero a usare i loro dispositivi mobili per chiamare o inviare un’e-mail al service desk.

Liberare il potenziale del portale

Avere un portale che soddisfa questi requisiti minimi farà sì che una percentuale ragionevole di dipendenti lo preferisca rispetto al contattare il service desk per telefono o via e-mail. Ottenere fino al 40% non è insolito, ma dipende dall’intuitività dell’interfaccia del portale, così come la qualità del knowledge che fornisce e l’usabilità dei suoi moduli.

Per un direttore IT, arrivare a un tasso di adozione significativamente più alto può non sembrare realistico, ma in realtà è sorprendentemente facile. Il trucco è guardare al di fuori del dipartimento IT.

Un recente studio di Enterprise Management Associates (EMA)(1) ha scoperto che i benefici all’IT arrivano quando l’uso del suo portale self-service è esteso oltre l’IT. Quando l’IT permette ad altre funzioni aziendali (come HR, Acquisti, Facilities, Marketing, Legale, ecc.) di offrire supporto ai dipendenti tramite lo stesso portale, aumenta drasticamente il suo uso.

Con il senno di poi, questo sembra ovvio. Dopo tutto, se le persone hanno bisogno del portale solo una o due volte al mese quando necessitano di supporto IT, non si sentono mai veramente a loro agio nell’usarlo. Secondo lo studio anche con un solo dominio di supporto aggiuntivo (più comunemente HR) sul portale, il dipartimento IT vede un drastico aumento nell’uso del self-service per le richieste IT.

Incoraggiando le organizzazioni a usare il portale self-service per altri servizi oltre che per il supporto IT, lo studio evidenzia molti altri benefici.

Questi benefici includono una migliore collaborazione tra IT e altre funzioni aziendali e una maggiore disponibilità dell’azienda a investire ulteriormente nell’usabilità del portale.

Poiché la maggior parte dei portali self-service sono costruiti su una piattaforma di IT service management (ITSM), EMA ora vede queste piattaforme utilizzate ben oltre i confini del dipartimento IT. Questa tendenza da ITSM a ESM (enterprise service management) è ciò che EMA chiama: La (r)evolution dell’ITSM.

Considerazioni importanti

Prima di incoraggiare altre funzioni aziendali a fare uso della piattaforma ITSM utilizzata dal reparto IT, ci sono alcune cose da considerare.

In un’implementazione a livello aziendale della piattaforma di service management, il portale self-service dovrebbe essere il punto dove i dipendenti vanno quando una lampadina deve essere sostituita in una sala riunioni, quando è necessario l’accesso a un’unità condivisa, o quando un contratto di un fornitore deve essere rivisto. I dipendenti non dovrebbero avere bisogno di sapere chi, o anche quale dipartimento, contattare per tali richieste. Inoltre, gli ingegneri del dipartimento Facilities Management probabilmente non vogliono vedere le richieste destinate agli specialisti IT, e gli specialisti IT probabilmente non dovrebbero vedere le richieste destinate all’ufficio legale. Per le richieste alle risorse umane la separazione dei dati è essenziale poiché gli impiegati condividono molte informazioni sensibili in tali domande e devono fidarsi del portale che mantenga i loro dati privati. Non tutte le piattaforme ITSM rendono facile impostare un unico portale per tutti i dipendenti di un’organizzazione che separi rigorosamente le richieste dei diversi dipartimenti.

Un’altra considerazione importante è che ogni dipartimento avrà esigenze diverse e vorrà configurare la piattaforma di service management in modo differente per garantire che soddisfi queste necessità. Il dipartimento IT può avere diverse necessità per gestire i suoi asset, mentre il reparto HR sarà più esigente quando si tratta della configurazione del loro knowledge base. Nelle grandi imprese con dipartimenti IT o HR in diversi paesi, si noterà inoltre che ogni paese avrà esigenze leggermente diverse per la configurazione del proprio ambiente di service management. Per questi motivi, alcuni strumenti di ITSM potrebbero non soddisfare le necessità degli altri dipartimenti che potrebbero essere interessati ad usare il portale self-service.

Collaborazione Aziendale

4me è progettato per rispondere a questi requisiti. L’innovativo uso di un directory account e di domini di supporto (2) dà a ogni funzione aziendale la possibilità di impostare il proprio ambiente di service management, rendendo possibile per un dominio di supporto modificare le proprie impostazioni senza influenzare gli altri. Non importa quanto i domini di supporto personalizzino i loro ambienti 4me, essi continuano a essere in grado di collaborare in modo sicuro e senza interruzioni tra loro.

1). ESM: the (r)evolution of ITSM Author: Valerie O’Connell, Research Director at Enterprise Management Associates (EMA) Published: May 04, 2020

2). Introducing Directory Accounts Author: Cor Winkler Prins, CEO at 4me, inc.
Published: July 07, 2015

 

Fonte: 4me

Preparare un Service Desk in outsourcing

Preparare un Service Desk in outsourcing

Quando un’organizzazione decide di esternalizzare il proprio supporto IT di primo livello, dovrà porsi la seguente domanda: quale strumento di service management utilizzeranno gli analisti del service desk? In genere, il cliente utilizza già un’applicazione per acquisire le richieste dei suoi dipendenti. Il fornitore esterno del supporto di primo livello probabilmente vorrà usare il proprio strumento perché è stato personalizzato per le sue esigenze specifiche. Prima che il fornitore esterno possa rilevare il service desk del cliente, è necessario fare una scelta.

In sostanza, ci sono tre opzioni:

  1. Gli analisti del service desk utilizzano lo strumento di service management del cliente.
  2. Il cliente sostituisce il proprio strumento di service management e inizia ad utilizzare lo strumento del fornitore.
  3. Gli analisti del service desk utilizzano lo strumento dell’azienda e le richieste che devono essere inoltrate ai team di secondo livello del cliente vengono duplicate nello strumento del cliente tramite un’integrazione.

Il white paper, di cui ti invitiamo ad effettuare il download,  esamina i pro e i contro delle tre opzioni. Poiché tutte e tre le opzioni presentano notevoli svantaggi, il white paper esamina successivamente una quarta opzione.

Per maggiori informazioni effettuate il download del White Paper (è necessaria la registrazione).

Fonte: 4me

 

5 modi per migliorare significativamente il vostro Service Desk

5 modi per migliorare significativamente il vostro Service Desk

Il mondo del supporto IT è cambiato significativamente negli ultimi anni. Non solo i servizi IT, e quindi le capacità del supporto, diventano più importanti per l’azienda, ma sono anche aumentate le esigenze e le aspettative delle organizzazioni, comprese quelle dei dipendenti e delle terze parti. Anche il modo in cui i servizi IT vengono forniti, gestiti e supportati è cambiato, con sempre più servizi acquistati esternamente.

Sembra già piuttosto complicato, ma guardiamo le altre sfide che fanno pressione sul service desk IT prima di esaminare i meccanismi di miglioramento.

10 SFIDE AFFRONTATE DAL SERVICE DESK IT 

Il vostro service desk non sarà il solo a percepire le varie pressioni sul supporto IT – non solo per i maggiori volumi di richieste e di problemi IT ma anche la necessità di fornire un servizio “migliore, più veloce e più economico”. Qualcosa che richiede ancora più considerazione e azione rispetto al mantra precedentemente popolare per i service desk IT: “fare di più con meno”.

Alcune delle sfide comuni affrontate dai service desk IT sono nuove, mentre altre sono vecchie. Alcune sono interne, altre sono esterne. Alcune richiedono cambiamenti basati sulle persone e sui processi, mentre altre richiedono una tecnologia (e ITSM) migliore. Inoltre, alcuni potrebbero richiedere un cambiamento in tutti e tre i settori (persone, processi e tecnologia).

Non tutti i service desk saranno interessati da tutte le sfide comuni, ma potreste riconoscere alcuni dei seguenti dieci esempi:

  1. Necessità di affrontare volumi maggiori di problemi e richieste con limitazioni di budget continue.
  2. Aspettative crescenti dei dipendenti e degli stakeholder per quanto riguarda la fornitura di servizi e supporto.
  3. Maggiore complessità aziendale e IT, compresa la fornitura di supporto per un panorama tecnologico in evoluzione e le sottigliezze della gestione dei servizi aziendali.
  4. Necessità di collaborare meglio nell’erogazione di servizi e supporto – sia con parti interne che esterne – compresa la gestione di servizi di terze parti e prestazioni di supporto in scenari di integrazione e gestione dei servizi (SIAM).
  5. Adattabilità degli strumenti di ITSM a una varietà di esigenze moderne di gestione dei servizi ITSM e dei servizi aziendali, inclusi portali self-service di livello consumer e service catalog che presentano servizi disponibili in base ai diritti.
  6. Reclutamento e conservazione del personale, oltre a riqualificazione e riconversione.
  7. Capire bene le “basi” della gestione dei servizi come il self-service e il knowledge management.
  8. Misurazioni di performance inadatte – con metriche decennali potenzialmente non in linea con le moderne aspettative aziendali e dei dipendenti.
  9. Necessità di fornire e dimostrare il valore e i migliori risultati di business.
  10. Utilizzare la tecnologia di supporto al meglio, incluse le nuove funzionalità offerte dall’intelligenza artificiale (AI).

Queste dieci sfide saranno applicabili anche negli scenari di service management aziendali e per affrontarli è necessario identificare e sviluppare una serie di opportunità di miglioramento:

  1. Necessità di “lavorare in modo più intelligente, non più difficile”.
  2. Lavorare insieme per migliori risultati IT e aziendali.
  3. Lavorare in modo ottimale attraverso migliori metriche.

Questi punti sono spiegati di seguito.

1. C’È BISOGNO DI “LAVORARE IN MODO PIÙ INTELLIGENTE, NON PIU’ DIFFICILE”

Con carichi di lavoro molto più elevati, oltre alla necessità di comprendere e lavorare all’interno di strutture organizzative e di servizi più complesse e più complicate, le pratiche del service desk e la tecnologia relativa devono essere focalizzate a rendere la vita più semplice e più facile per tutte le persone coinvolte garantendo al contempo risultati migliori.

Questo miglioramento necessario può essere visualizzato attraverso diversi obiettivi:

  1. Migliorare le cose per le persone.
  2. Ottenere il massimo beneficio dalla tecnologia impiegata.
  3. Ottimizzare i flussi di lavoro e sfruttare l’automazione.

Per maggiori informazioni sui punti sopra citati, effettuate il download del White Paper gratuito di 4me.

2. LAVORARE INSIEME PER MIGLIORI RISULTATI IT E AZIENDALI

Mentre alcuni potrebbero pensare che l’IT sia interamente dedicato alla tecnologia, in particolare perché viene utilizzata una maggiore automazione per accelerare i processi e ottenere risultati migliori, la realtà è che l’IT è alimentato dalle persone. E, cosa più importante, le persone lavorano insieme con obiettivi comuni. Lo stesso vale anche per altre funzioni aziendali.

Questa collaborazione è importante per il successo del service desk su una serie di fronti, ed è migliorata da due fattori in particolare :

  1. Una migliore condivisione delle conoscenze.
  2. Lavorare meglio oltre i confini del team e dell’organizzazione.

Ancora una volta, per maggiori informazioni sui punti sopra citati, effettuate il download del White Paper gratuito.

3. LAVORARE IN MODO OTTIMALE ATTRAVERSO METRICHE MIGLIORI

Mentre i modi precedenti per migliorare il service desk sono tutti importanti a modo loro, c’è anche una necessità generale da affrontare – quella dell’idoneità e della qualità delle metriche del service desk.

Da un punto di vista – di solito, dal punto di vista del fornitore di servizi – le metriche potrebbero sembrare grandiose, perché sono una serie di obiettivi di performance che vengono costantemente soddisfatti, con un grande segno di spunta nella casella di controllo delle prestazioni. Tuttavia, potrebbero fare più male che bene al vostro service desk, mascherando il reale livello di prestazioni rispetto alle esigenze in evoluzione dell’organizzazione e dei suoi dipendenti.

Il punto fondamentale è se le metriche utilizzate sono davvero adatte allo scopo di valutare se il vostro service desk è veramente in grado di soddisfare le mutevoli aspettative di business relative alle prestazioni operative, ai risultati e ai miglioramenti. Se non lo è, il che è probabile a causa dei comuni errori di metrica, allora il vostro service desk corre il rischio di soccombere alla (falsa) metafora della rana che lentamente bolle viva, incapace di percepire e reagire al cambiamento incrementale, ma pericoloso, in cui si trova.

Ancora una volta, per maggiori informazioni, effettuate il download del White Paper gratuito.

Il documento copre molti aspetti dei cinque modi per migliorare significativamente il service desk IT e le più ampie operazioni di gestione dei servizi aziendali:

  1. Valutare l’idoneità dell’attuale strumento ITSM nel supportare le comuni sfide del service desk ed evitare il malfunzionamento dello stesso.
  2. Ottimizzazione e automazione, in particolare attraverso l’automazione.
  3. Adozione delle misure necessarie per migliorare le capacità di condivisione delle conoscenze.
  4. Creazione di un modello operativo che consenta a diversi fornitori di servizi di collaborare facilmente per soddisfare le esigenze dei dipendenti o dei clienti.
  5. Misurazione accurata delle prestazioni e dei risultati end-to-end attraverso metriche specifiche.

 

Per maggiori informazioni effettuate il download del White Paper (è necessaria la registrazione).

Fonte: Stephen Mann Principal Analyst and Content Director at ITSM.tools  / 4me

3 Vantaggi che derivano dalla stretta collaborazione tra Service Desk e Endpoint Management

3 Vantaggi che derivano dalla stretta collaborazione tra Service Desk e Endpoint Management

Per molti professionisti, il service desk rappresenta il volto dell’IT. La qualità dell’esperienza con il service desk contribuirà notevolmente a definire la percezione dell’intera organizzazione IT, in particolare per i millennial che sono cresciuti con la tecnologia e sono abituati a servizi tecnologici personali di alta qualità. Questo confronto inevitabile rende essenziale per le organizzazioni IT modernizzare il proprio service desk per migliorare l’esperienza, l’efficienza e la responsabilità degli utenti.

“Il 57% delle organizzazioni ha registrato un aumento dei volumi dei ticket” – HDI 2016 Technical Support Survey.

Rimuovere le suddivisioni attraverso soluzioni trasversali può essere un elemento importante della modernizzazione dei service desk. Vediamo come estendere il service management attraverso una stretta integrazione con la gestione degli endpoint contribuisca a migliorare i KPI del service desk, come la soddisfazione degli utenti, il volume delle chiamate e il tempo di risoluzione.

Esperienza utente

Gli utenti si sentono frustrati quando devono fornire tutti i tipi di informazioni di base al telefono o tramite un modulo prima che il loro problema venga preso in considerazione. Un primo vantaggio dell’integrazione della gestione degli endpoint con il service management consiste nel collegare automaticamente i dati dell’utente con le informazioni sulla loro tecnologia (ad esempio dispositivi, software, configurazione) in modo che gli agenti abbiano a disposizione i dati nel ticket quando iniziano a lavorare su un caso. Per gli utenti, questo dimostra che gli agenti sono ben informati e pronti a muoversi rapidamente verso la risoluzione.

Il self-service può eliminare la necessità per molti casi di essere indirizzati al gruppo giusto, messi in coda ed alla fine elaborati da un agente. Sebbene non riduca il numero di richieste, consente agli utenti di risolvere autonomamente molti problemi senza dover contattare il service desk, migliorando la soddisfazione degli utenti. L’integrazione della gestione degli endpoint con un service catalog consente all’IT di offrire servizi completi che possono essere automaticamente consegnati all’utente. Ad esempio, i flussi di lavoro delle richieste di software possono essere automatizzati end-to-end, dalla richiesta di un’applicazione, alle approvazioni e ai controlli delle licenze, per installarlo su un dispositivo.

“L’obiettivo dovrebbe essere quello di rendere il self-service l’opzione di supporto di default  e, allo stesso tempo, di aumentare la soddisfazione del cliente. Il self-service è sia economico che scalabile “. – Gartner report, Design IT Self-Service for the Business Consumer, Chris Matchett, 4 October 2017

Agenti più efficienti

Il collegamento automatico dei ticket con i dati sugli utenti e la loro tecnologia non solo migliora la soddisfazione degli utenti, ma migliora anche l’efficienza dell’agente del service desk eliminando la necessità di chiedere queste informazioni, nonché gli errori che possono derivare da una indagine manuale.

L’integrazione degli endpoint consente di eseguire direttamente azioni di diagnostica o di soluzione di un ticket attraverso strumenti di controllo remoto o azioni remote predefinite, riducendo così i cicli di andata e ritorno tra gli strumenti. Questa integrazione può inoltre limitare il numero di escalation necessarie, evitando lunghe code di lavoro e il rischio di errori di comunicazione e offrendo all’utente un vero e unico punto di contatto.

Poiché è importante tenere traccia di come è stato risolto un ticket, gli agenti possono dedicare tempo a documentare le proprie azioni. L’integrazione della gestione degli endpoint consente al service desk di salvare automaticamente le informazioni sul dispositivo coinvolto, registrando le azioni eseguite (ad esempio il controllo remoto eseguito dall’agente X alle ore HH: MM: SS) per migliorare la qualità dei dati dei ticket e fornire maggiore trasparenza senza alcun costo.

Manutenzione proattiva degli endpoint

Con l’integrazione ITSM, il software agente in esecuzione su sistemi client può monitorare molti parametri e generare avvisi e ticket senza che l’utente sia coinvolto. Gli esempi includono, sistemi di memorizzazione che hanno quasi raggiunto la propria capacità, o antivirus non conformi, o un evento critico che è stato rilevato. Ciò consente al personale del service desk di gestire il problema prima che si ripercuota sull’utente e pianificare un’attività di manutenzione quando non vi è alcun rischio di perdita di produttività.

Avere informazioni sugli utenti e i loro dispositivi adeguatamente documentati faciliterà, in caso di incidente, anche la potenziale indagine sui problemi e aiuterà a indirizzare azioni di soluzioni di massa.

Estendi il tuo service management tramite BMC Client Management

BMC Client Management ottimizza il service management per fornire una gestione completa e automatizzata degli endpoint, offrendo un ottimo servizio agli utenti finali riducendo al minimo i costi, mantenendo la conformità e riducendo i rischi per la sicurezza. L’integrazione completa ITSM include portali self-service, CMDB e service desk consol tramite l’integrazione nativa con Remedy con Smart IT, CMDB, Remedyforce, BMC FootPrints e Digital Workplace. La soluzione offre anche una API REST completa per integrazioni aggiuntive.

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Questo post è stato originariamente pubblicato sul Blog di BMC al seguente link.

 

Che cosa fa un Service Desk che un Help Desk non fa?

Che cosa fa un Service Desk che un Help Desk non fa?

Molti professionisti IT sono cresciuti in un ambiente di Help Desk IT. Tuttavia, man mano che le organizzazioni si muovono verso gli ambienti IT Service Management (ITSM), l’attenzione si è spostata sulla fornitura ai clienti e ai dipendenti di un Service Desk IT piuttosto che un Help Desk. Cosa che lascia molti professionisti IT ad interrogarsi su cosa sia un Service Desk IT e come si differenzia da un tradizionale Help Desk IT.

Detto questo, ecco l’opinione di su quale sia la differenza tra un Help Desk IT e un Service Desk IT.

Cosa fanno i tradizionali Help Desk IT
Gli Help Desk IT tradizionali sono incentrati sulle attività di break/fix e sui servizi di provisioning di base, come la creazione del profilo utente, la gestione di una network authority, le attività di chiusura e l’amministrazione della posta elettronica. Supportano l’implementazione di nuove tecnologie e servizi IT. Gli Help Desk IT supportano principalmente gli utenti interni con un certo supporto fornito ai clienti esterni, se necessario. Funzionano come un punto unico di contatto (SPOC) per le attività di supporto IT.
Un Help Desk IT è reattivo. Risolve i problemi quotidiani come il reset delle password, il fixing delle stampanti e aiuta le persone a risolvere i problemi del dispositivo. Molte persone si rivolgono all’Help Desk IT come supporto tattico focalizzato sulla strategia IT, sia nell’implementazione di nuove iniziative sia nel fornire assistenza per mantenere attive tali iniziative. Un Help Desk IT generalmente utilizza un sistema di tracciamento come BMC Track-IT!, che fornisce la registrazione e l’instradamento automatico dei ticket, opzioni self-service e una knowledge base. Le funzionalità di reporting dei ticket consentono inoltre al supporto IT di rispettare i Service Level Agreement (SLA).
I tradizionali Help Desk IT eseguono un sottoinsieme di funzionalità ITSM e Service Desk, principalmente nei settori della gestione degli incident, della gestione dei problem, della gestione del knowledge e di alcuni fulfilment e provisioning IT. Un Help Desk può esistere senza un Service Desk corrispondente, ma un IT Service Desk incorpora quasi sempre le funzionalità dell’Help Desk nel suo funzionamento.

Cosa fanno i Service Desk IT
I Service Desk IT sono incentrati sull’IT Service Management (ITSM) e sulle esigenze aziendali. L’ITSM fa riferimento a tutte le attività, le politiche e i processi che le organizzazioni utilizzano per l’implementazione, la gestione e il miglioramento dell’erogazione dei servizi IT. Le organizzazioni abilitano questi obiettivi ITSM implementando una serie di best practice che coprono diverse aree, che possono includere:

  • Un IT service catalogue dei servizi IT disponibili che il Service Desk fornisce e che gli utenti possono richiedere e ordinare ai servizi IT.
  • Un sistema di gestione degli incident, che copre le problematiche fornite in un ambiente tradizionale di Help Desk IT.
  • Servizi di provisioning e configurazione, inclusi servizi utente, hardware, software, configurazione, applicazioni, ecc.
  • Un sistema di gestione degli eventi, che monitora lo “stato” dei cambiamenti per il servizio IT e dei configuration item, per determinare se azioni appropriate devono essere applicate in risposta ad un cambiamento. La gestione degli eventi consente inoltre al personale di ottenere la garanzia del servizio (verificando che un servizio funzioni correttamente), di fornire il report degli audit e di migliorare il servizio.
  • Attività di gestione dei problem, che hanno lo scopo di prevenire i problem e gli incident ricorrenti, eliminare gli incident ricorrenti e attenuare quelli che non possono essere evitati.
  • Fornitura di sistemi per altri tipi di servizi IT, tra cui il change management, il rilascio e la gestione del deployment, servizi di test, gestione dei fornitori, gestione dei livelli di servizio, gestione del service catalogue e availibility management.

Il framework ITIL (Information Technology Infrastructure Library) fornisce un quadro predefinito delle best practice e processi standard per l’implementazione dell’ITSM. Le best practice di ITSM e l’implementazione dei processi sono supportate grazie all’utilizzo di una piattaforma di Service Desk verificata ITIL come il software BMC FootPrints.

All’interno dell’ITSM, un service desk IT può fornire un’implementazione completa delle esigenze ITSM. Come l’Help Desk, un Service Desk IT funge da Single Point of Contact (SPOC), ma il focus cambia diventando un SPOC tra il fornitore di servizi (piuttosto che tra il reparto IT) e gli utenti.
Un Service Desk IT è considerato strategico piuttosto che tattico, perché è incentrato sulle esigenze aziendali e può concentrarsi sulla distribuzione dei processi IT, sul monitoraggio e sul miglioramento continuo, oltre a risolvere i problemi esistenti. Un Service Desk IT è sia reattivo che proattivo. Incorpora funzionalità di Help Desk ed è reattivo quando utilizza le funzionalità di gestione degli incident e di gestione degli eventi. Ma può anche essere proattivo attraverso la sua interazione con le pratiche CSI (Continuous Service Improvement) di ITIL in cui si verificano problemi ricorrenti.

La grande differenza
I Service Desk IT svolgono molte delle stesse funzioni dei tradizionali Help Desk IT. La differenza è nel focus e nello scopo. Laddove l’IT Help Desk tradizionalmente si concentra in modo particolare sulla gestione degli incident, il supporto del deployment e il provisioning di base, i servizi di Help Desk formano solo un sottoinsieme delle funzioni fornite da un Service Desk IT. Un Service Desk copre tutto ciò che è necessario per la pianificazione, l’implementazione, la gestione e il miglioramento dei servizi IT, che copre tutte le funzioni di un’organizzazione IT. E ha il proprio framework in ITSM e ITIL per fornire queste funzioni. In poche parole, un Service Desk ha un ambito e un mandato molto più ampio di quelli offerti da un Help Desk, e copre tutti gli aspetti della fornitura di servizi IT a clienti interni ed esterni.

Fonte: BMC Software –

Help Desk o Service Desk – Semantica o strategia?

Help Desk o Service Desk – Semantica o strategia?

Qual è la differenza tra un Help Desk e Service Desk? È solo una questione di semantica e di terminologia o sono in realtà discipline molto diverse e distinte che hanno un impatto sull’approccio IT e sulla strategia di un’organizzazione? Si tratta di un argomento interessante che ha risposte, interpretazioni e punti di vista diversi. Cercheremo di spiegare le somiglianze e le differenze di base tra i due e sottolineare alcune delle considerazioni che dovrebbero essere fatte per determinare quale tipo di sistema soddisfa in modo migliore le vostre esigenze.

Perché questo dibattito continua a riemergere? Si pensa a causa della diversa natura delle organizzazioni, dei servizi che forniscono e degli stessi utenti. Alcuni professionisti IT sono nel settore da 20 anni ed altri solo da un paio. ITIL (IT Infrastructure Library) è utilizzato da tempo e i processi e la terminologia sono stati ampiamente utilizzati e adottati da molti. Le aspettative dell’utente finale sono in continua evoluzione e sono più alte oggi rispetto al passato, soprattutto dal momento che l’uso dei dispositivi mobili e del social web è in aumento.
La distinzione tra l’Help Desk e il Service Desk oggi è abbastanza fluida, spesso semplicemente basata su come le organizzazioni interpretano queste parole e alcune sono più precise nell’utilizzare le linee guida ITIL. Non si può dire che qualcuno sia più corretto rispetto ad altri, non ci sono regole specifiche. Dipende molto da ciò che funziona meglio dal punto di vista organizzativo, dalla dimensione di una azienda e dal livello di complessità IT, che essenzialmente soddisfano le esigenze aziendali e dei clienti.

Cominciamo con alcune delle definizioni standard, o più diffuse, di questi due termini, insieme ad alcuni esempi e le differenze di ciascuno.

Help Desk – l’Help Desk dell’IT è visto generalmente come più tattico con l’obiettivo primario di aiutare a risolvere rapidamente i bisogni immediati, i problemi tecnici e gli incidenti degli utenti finali. L’Help Desk può essere separato o parte di una più ampia operazione di Service Desk per migliorare l’organizzazione del Customer Service. L’obiettivo finale del Help Desk è quello di risolvere i problemi degli utenti finali e le richieste nel modo più efficiente e rapido possibile.

Alcune delle caratteristiche chiave dell’Help Desk sono:

  • Agire come un unico punto di contatto (SPOC) per il supporto IT.
  • Utilizzare una soluzione di tracking per tutti gli incidenti in arrivo.
  • Ticket tracking automatizzato, routing e notifiche via e-mail.
  • Incident Management di base e Problem Management.
  • Offrire alcune integrazioni limitate con altri processi di gestione dei servizi IT.
  • Alcune aree / applicazioni supportate da gruppi al di fuori del help desk.
  • Fornire il livello di supporto 1 e 2 e passare l’incidente nel caso sia necessaria l’escalation.
  • Procedure di risoluzione dei problemi e di escalation.
  • Gestione della Knowledge Base.
  • Aderire al Service Level Agreement (SLA).
  • Opzioni self-service per gli utenti finali.

BMC Track-It!, software di Help Desk,  offre molte delle caratteristiche sopra elencate, tra cui l’e-mail automatica per la conversione in ticket, gestione dei ticket, routing automatico, priorità, service level agreements, notifiche e-mail automatiche, reporting e molto di più. Track-It! offre anche un portale web per l’utente finale a cui possono accedere ai ticket o controllare lo stato dei ticket esistenti e un modulo di knowledge base in cui le soluzioni ai problemi possono essere documentate per aiutarli quando lo stesso problema si ripresenta.

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Service Desk – il Service Desk IT è pensato come termine più ampio, più strategico e organizzativo. Questo guarda alle necessità aziendali piuttosto che essere focalizzato esclusivamente sulla risoluzione delle esigenze dell’utente. Tiene quindi conto del contesto aziendale più ampio. Obiettivo ITIL del Service Desk (Service Operation) è fornire un singolo punto di contatto fra il service provider e gli utenti. Un Service Desk tipico gestisce gli incident e le richieste di servizio e si occupa anche delle comunicazione con gli utenti. Il Service Desk ha in genere una componente di Help Desk e dovrebbe avere come obiettivo generale migliorare i processi aziendali e IT in tutta l’organizzazione alla ricerca di opportunità per tutti i processi IT (tra cui l’Help Desk) in modo da esssere più efficiente.

Alcune caratteristiche chiave del Service Desk sono:

  • Integrazione completa con altri processi di IT Service Management.
  • Agire come singolo punto di contatto per tutte le aree IT / applicazioni /  processi aziendali.
  • Integrazione, fornire input  e diffondere informazioni dal Change Management, Configuration Management, Release management e Problem Management.
  • Aiutare a mantenere l’organizzazione conforme con i Service Level Management Agreement.
  • Self-Service / Service Catalog.
  • Integrazione con CMDB, Asset Discovery e Asset Management.

BMC Software FootPrints Service Desk è una piattaforma Service Desk ITIL ed offre tutte le funzionalità di una soluzione completa di Help Desk, più il supporto completo per tutti gli altri processi di Service Management, personalizzazione completa, visual workflow, CMDB (Configuration Management Database), analisi di impatto visivo e molto di più.

 

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Service Desk / Help Desk

Service Desk / Help Desk

Soluzioni per  l’assistenza a clienti o utenti, interni o esterni, che hanno problemi nella gestione di prodotti o  servizi

Nella maggior parte delle aziende, il Service Desk è il canale primario di interazione tra gli utenti  e l’IT. Attraverso il service desk, l’IT è in grado di sviluppare una stretta e produttiva relazione con gli utenti. Per sfruttare al meglio le potenzialità del Service Desk e andare incontro alle necessità degli utenti è necessario trasformare il Service Desk in un sistema orientato e focalizzato sui bisogni degli utenti. Inoltre gli odierni utenti sono abituati a interagire con la tecnologia in modo  ‘social’ come avviene attraverso Facebook,  LinkedIn e Twitter.
Il passo verso un’utenza che si aspetta di trovare sul posto di lavoro che le proprie interazioni con l’IT ricalchino lo stesso genere di interazione intuitiva che hanno nella vita privata è breve.
La tecnologia del service desk deve poter offrire anche  questo genere di esperienza.

La nostra società ha accordi di distribuzione con BMC Software per i prodotti Footprints, Track-it! e RemedyForce e con ITRP.

Il personale dedicato alla vendita, al supporto tecnico e alla consulenza è certificato dalla BMC software. Ha inoltre superato la certificazione ITIL V3.

C.H. Ostfeld si è strutturata per offrire alle Aziende ed a tutte le realtà interessate, un servizio completo per la realizzazione di una soluzione per l’Help Desk e Service/Desk.

Le soluzioni offerte sono:

Track-it!
Footprints Service Core
RemedyForce
4me

XURRENT

XURRENT

Xurrent (formerly 4me) la prima applicazione di gestione dei servizi enterprise creata appositamente per supportare l’approccio SIAM (Service Integration and Management).

IT Service Management cloud  di qualità superiore

È l’unica soluzione di ITSM che segue sia gli SLA interni che gli SLA dei service provider esterni. 4me inoltre offre l’interfaccia più intuitiva rispetto ad ogni altro ITSM enterprise sul mercato e offre tempi di risposta rapidissimi che, per le aziende che lavorano worldwide, è cosa di fondamentale importanza.

Supporta i seguenti processi:

  • Service Portfolio & Catalogue Management
  • Service Level Management
  • Service Asset & Configuration Management
  • Request & Incident Management
  • Problem Management
  • Change Management
  • Release & Deployment Management

La missione

Offrire alle aziende un service management che:

  • Sia così veloce e facile da usare che migliora la produttività degli specialisti del supporto.
  • Dia ai responsabili IT le informazioni di cui hanno bisogno per ottimizzare costantemente l’allocazione delle risorse.
  • Migliori i rapporti con gli outsourcer tenendo obiettivamente  traccia delle prestazioni offerte e permettendo una continua collaborazione tra gli outsourcer e i propri clienti.

I vantaggi

Ottenendo gli scopi indicati nella missione 4me permette agli IT service provider di concentrarsi di più sulle necessità dei propri clienti. Di conseguenza l’attività sarà più produttiva, che è in fondo quello che incrementa gli standard di vita.

I valori

  • Un IT Service management di prima classe accessibile a tutte le aziende con necessità avanzate, indipendentemente dalla dimensione.
  • Rendere il lavoro facile per i clienti, il che significa anche garantirgli la libertà , economica e tecnica, di trasferire il loro business e i loro dati da qualcun’altro.