Omnissa nominata Leader nell’IDC MarketScape 2024 per il Virtual Client Computing

Omnissa nominata Leader nell’IDC MarketScape 2024 per il Virtual Client Computing

Omnissa è stata nominata Leader nel 2024 IDC MarketScape Worldwide Virtual Client Computing Vendor Assessment* (2024, IDC #US51271924). Questa è la settima volta consecutiva che IDC riconosce Horizon® nella sua pubblicazione. Quest’anno è ancora più significativo essere riconosciuti come Leader ora che abbiamo iniziato il nostro percorso come azienda indipendente!

 

Source: IDC, 2024.

For the purposes of this analysis, IDC divided potential key measures for success into two primary categories: capabilities and strategies.
Positioning on the y-axis reflects the vendor’s current capabilities and menu of services and how well aligned the vendor is to customer needs. The capabilities category focuses on the capabilities of the company and product today, here and now. Under this category, IDC analysts will look at how well a vendor is building/delivering capabilities that enable it to execute its chosen strategy in the market.
Positioning on the x-axis, or strategies axis, indicates how well the vendor’s future strategy aligns with what customers will require in three to five years. The strategies category focuses on high-level decisions and underlying assumptions about offerings, customer segments, and business and go-to-market plans for the next three to five years.
The size of the individual vendor markers in the IDC MarketScape represents the market share of each individual vendor within the specific market segment being assessed.

IDC definisce il Virtual Client Computing (VCC) come un software che “abilita un modello di client computing sfruttando una gamma di brokering software e protocolli di visualizzazione per supportare il client computing basato su server, superando le limitazioni associate all’ambiente desktop distribuito tradizionale.” L’IDC MarketScape valuta le caratteristiche dei fornitori attraverso discussioni, sondaggi e interviste con leader di mercato, partecipanti e utenti finali. Essere riconosciuti ancora una volta come Leader da IDC dimostra il nostro impegno nel soddisfare e superare le aspettative dei clienti, offrendo soluzioni decisive e strategiche che favoriscono l’automazione, semplificano la distribuzione delle applicazioni e migliorano la sicurezza.

Le aziende IT utilizzano Omnissa Horizon per la distribuzione sicura di desktop e applicazioni virtuali, sia on-premise che nel cloud o in modalità ibrida e multi-cloud, offrendo agli utenti un’esperienza eccellente ovunque, in qualsiasi momento e su qualsiasi dispositivo. Horizon fa parte della piattaforma Omnissa, che integra le nostre soluzioni leader di settore  Virtual Desktops & AppsUnified Endpoint ManagementDigital Employee Experience, e Security & Compliance per promuovere esperienze di spazio di lavoro digitale sicure e senza interruzioni.

Il rapporto IDC MarketScape for VCC evidenzia diversi punti di forza di Omnissa, tre dei quali sono strettamente allineati alle nostre iniziative strategiche principali.

Riduzione del TCO con l’automazione

Il rapporto IDC MarketScape for VCC evidenzia le ampie capacità e il supporto AI/ML di Omnissa Horizon integrati in Workspace ONE® Intelligence. Workspace ONE Intelligence, ora noto come Omnissa Intelligence, è uno dei tanti servizi integrati con Horizon Control Plane, che offre una gestione unificata per qualsiasi implementazione di Horizon, sia on-premise che nel cloud. Experience Management for Horizon si avvale dell’ Omnissa Intelligence data lake per ottenere informazioni sulle esperienze degli utenti finali che hanno un impatto sulla produttività e sulla soddisfazione degli utenti, come ad esempio i lunghi tempi di accesso ai desktop virtuali. Utilizzando una piattaforma di orchestrazione come Freestyle Orchestrator, è possibile attivare flussi di lavoro per creare ticket ServiceNow o messaggi Slack per l’IT, in modo da indagare sulla causa dei lunghi tempi di accesso. Se il reparto IT rileva che l’agent Horizon nei desktop virtuali interessati necessita di un aggiornamento per risolvere il problema dei tempi di accesso, la funzione  Agent Auto Upgrade può aggiornare automaticamente l’agente Horizon nei desktop selezionati dal reparto IT. Questo è solo un esempio di una soluzione end-to-end che integra automazione, migliorando la produttività degli utenti finali e riducendo i costi di gestione di Day 2.

Semplificazione della gestione del ciclo di vita delle applicazioni

Nel rapporto IDC MarketScape, “i clienti hanno notato notevoli miglioramenti nelle già solide capacità di virtualizzazione delle applicazioni di Omnissa”. Questa è una grande testimonianza degli investimenti che abbiamo fatto nella distribuzione delle app e nella gestione del ciclo di vita con Omnissa App Volumes. I clienti utilizzano App Volumes per semplificare la gestione del ciclo di vita delle app in ambienti VDI, DaaS e RDSH, separando la gestione delle app dall’immagine del sistema operativo. Con questo modello moderno, il numero di immagini che l’IT deve gestire si riduce drasticamente, risparmiando tempo di gestione. Distribuendo la stessa copia dell’app su molti desktop virtuali o app host, è possibile ridurre anche i costi di archiviazione. Con le recenti innovazioni di App Volumes, tra cui Apps on Demand e il supporto per la gestione del ciclo di vita delle app su desktop virtuali persistenti, è possibile ridurre ulteriormente i costi per qualsiasi tipo di distribuzione di desktop o app.

Ottimizzazione della sicurezza e dell’esperienza

Il principale caso d’uso della virtualizzazione di desktop e app continua a essere la sicurezza e la conformità. Tuttavia, i clienti potrebbero aver bisogno di qualcosa di più della virtualizzazione di desktop e app per proteggere il loro ambiente, poiché la superficie di attacco odierna presenta diversi tipi di dispositivi, segmenti di utenti e app in uso. È qui che la piattaforma Omnissa brilla. Il rapporto IDC MarketScape sottolinea che le nostre funzionalità integrate di gestione degli endpoint e di difesa dalle minacce contribuiscono a creare un’unica piattaforma per tutte le esigenze informatiche degli utenti finali in un’ampia gamma di casi d’uso. Workspace ONE UEM è la nostra soluzione di punta per la gestione e la sicurezza unificata degli endpoint, mentre prodotti come Workspace ONE Mobile Threat Defense aiutano a proteggere gli utenti su diversi dispositivi. La combinazione di questi prodotti con Horizon consente di affrontare più casi d’uso di sicurezza e conformità utilizzando la piattaforma Omnissa. Infine, offriamo un’esperienza utente senza soluzione di continuità per accedere a qualsiasi tipo di app e desktop grazie a Workspace ONE Intelligent Hub.

Scaricate qui l’estratto di Omnissa Horizon nel rapporto IDC MarketScape for VCC di quest’anno. Per saperne di più su Omnissa Horizon, visitate il sito https://www.omnissa.com/platform/virtual-desktops-and-apps/.

* Questo rapporto IDC è stato pubblicato il 21 giugno 2024. Omnissa, ex VMware End-User Computing Division, è stata lanciata come azienda software internazionale indipendente e leader nel digital workspace il 1° luglio 2024 e non è attualmente affiliata a VMware o Broadcom

Fonte: Omnissa

Differenze tra Business Continuity e Disaster Recovery: VMware Horizon può aiutarti per entrambe

Differenze tra Business Continuity e Disaster Recovery: VMware Horizon può aiutarti per entrambe

Alla luce dei recenti eventi, molte organizzazioni stanno attraversando un periodo di forte imprevedibilità. Un numero sempre maggiore di esse, infatti, ha cancellato eventi e meeting, attuando politiche di smart working e ritrovandosi a testare la propria preparazione nella gestione delle conseguenze di eventi inaspettati. In questo articolo identificheremo le differenze che intercorrono tra disaster recovery e business continuity e le soluzioni che possono aiutare la tua azienda a rimanere operativa ed efficiente anche in tempi di così grande incertezza.

Se guardiamo alle diverse ragioni che spingono i clienti a utilizzare la virtualizzazione di desktop e applicazioni, alcune di queste hanno un impatto decisamente più immediato di altre. La sicurezza, l’eliminazione dei dati “at rest”, il lavoro da remoto, le fusioni e le acquisizioni, le applicazioni, i follow-me desktop e molto altro ancora sono tutti elementi preziosi per le organizzazioni. Altri, come il disaster recovery e la business continuity, rivelano il loro valore solo quando necessari.

Ma qual è la differenza tra disaster recovery e business continuity? Anche se questi processi potrebbero apparentemente sembrare identici – dopo tutto, entrambi fanno sì che gli utenti siano messi in condizione di continuare a lavorare anche in caso di eventi imprevisti e interruzioni – il disaster recovery e la business continuity presentano sostanziali differenze.

Che cos’è il Disaster Recovery?

Il disaster recovery entra in azione a seguito di un evento inaspettato che colpisce la tua infrastruttura. Un tornado che distrugge un data center o un’interruzione di corrente, ad esempio. In uno scenario di disaster recovery, è probabile che sia necessario che i carichi di lavoro vengano spostati rapidamente in un altro luogo. Con i PC tradizionali, le aziende possono utilizzare “siti caldi” localizzati altrove in grado di essere pronti in caso di emergenza. Questi ultimi non solo sono costosi da mantenere, ma devono anche essere ragionevolmente vicini agli utenti; così vicini che potrebbero anche essere colpiti dallo stesso disastro. Lo spostamento dei desktop e delle applicazioni nel data center o nel cloud pubblico permette a questi carichi di lavoro di girare più velocemente e di essere accessibili da remoto, anche in caso di eventi inattesi.

Che cos’è la Business Continuity?

La business continuity si riferisce invece a situazioni in cui l’infrastruttura rimane intatta, ma subentra una variabile che impedisce ai propri dipendenti di lavorare normalmente. Bufere di neve o uragani sono buoni esempi, ma ci sono molte altre ragioni per cui un’interruzione potrebbe costringere i lavoratori a rimanere a casa. Se un’azienda utilizza desktop tradizionali accessibili solo dall’ufficio, un’interruzione di questo tipo potrebbe essere disastrosa, ma, grazie alla virtualizzazione dei desktop e delle applicazioni, gli utenti possono semplicemente connettersi ai loro desktop e alle applicazioni da casa.

In entrambi i casi, l’implementazione di desktop e applicazioni virtuali dal data center con VMware Horizon piuttosto che l’utilizzo di mezzi più tradizionali come i PC fisici, consente all’organizzazione di essere più flessibile e adattabile nel caso si verifichi un impedimento o un’interruzione di qualsiasi genere. Se i desktop e le applicazioni virtuali rappresentano il metodo principale con cui i dipendenti svolgono il proprio lavoro, la loro esperienza sarà esattamente la stessa indipendentemente da dove si trovano, il che riduce ancora di più l’impatto di eventuali interruzioni inaspettate!

Horizon può aiutarti in entrambe le situazioni

VMware Horizon offre una piattaforma flessibile in grado di adattarsi ai casi di utilizzo più quotidiani, fornendo al contempo funzionalità aggiuntive a supporto del disaster recovery o della business continuity. Fornendo un unico pannello di controllo e un set di servizi cloud-based, le aziende possono implementare desktop virtuali e applicazioni in ambienti vSphere on-premises, VMware Cloud on AWS e Microsoft Azure in contemporanea e con la stessa assistenza. VMware dispone anche di soluzioni di virtualizzazione dei desktop su IBM Cloud e soluzioni partner, il che significa poter realizzare ancora più flessibilità quando è maggiormente richiesta.

Con VMware Horizon, è possibile costruire rapidamente un ambiente di virtualizzazione desktop completo e agile per supportare gli utenti in qualsiasi situazione. Combinato a VMware Workspace ONE, la tua azienda può garantire un’esperienza utente coerente, una sicurezza zero-trust, comunicazioni continue tramite Workspace ONE Intelligent Hub e, soprattutto, produttività ininterrotta.

Se non hai ancora pianificato una strategia di disaster recovery o business continuity, potrebbe essere il momento di iniziare a pensare a come la tua organizzazione possa affrontare questo genere di scenari potenzialmente dirompenti.

Fonte:  VMware Italy