Nella sicurezza dei dati, l’accuratezza non è un optional, ma un requisito essenziale. I falsi negativi — minacce non rilevate, dati sensibili ignorati o vulnerabilità trascurate — rappresentano uno dei rischi più gravi per la sicurezza aziendale. Se i vostri strumenti vi offrono un’illusione di protezione mentre i dati rimangono esposti, avete un problema. E non è un problema da poco.
Cosa significa “Nessun falso negativo” nella sicurezza?
Un falso negativo nella sicurezza dei dati si verifica quando un sistema non riesce a identificare una minaccia reale. Questo potrebbe significare che:
In poche parole: se i vostri strumenti di sicurezza non rilevano tutto, state operando con un punto cieco. E negli ambienti aziendali, ogni punto cieco è un’opportunità per un attacco.
Perché i falsi negativi sono un rischio diretto per l’azienda
Le minacce mancate e i dati sensibili non rilevati si traducono direttamente in rischi aziendali. I falsi negativi possono portare a:
Il nostro punto di vista
Per i responsabili della sicurezza e del rischio, eliminare i falsi negativi significa garantire che ogni dato sensibile, ogni vulnerabilità e ogni anomalia venga individuata e affrontata.
Se il vostro obiettivo principale è semplicemente soddisfare i requisiti di conformità piuttosto che rafforzare realmente la sicurezza dei vostri dati, dovremmo parlarne. Siamo qui per aiutare le aziende che vogliono andare oltre le basi e adottare un approccio proattivo alla protezione delle loro informazioni sensibili.
Data Discovery completa
La sicurezza inizia con il sapere esattamente dove si trovano i dati sensibili negli endpoint, negli ambienti cloud, nelle infrastrutture ibride e all’interno dei mainframe legacy. Qualsiasi lacuna nell’individuazione dei dati crea un rischio. Una soluzione di rilevamento completa e automatizzata garantisce che nulla venga trascurato.
Precisione nel rilevamento e nella classification
Gli strumenti di sicurezza dei dati devono essere abbastanza intelligenti da classificare ed etichettare correttamente i dati sensibili, senza falsi negativi. L’apprendimento automatico e la classificazione automatizzata aiutano a garantire che tutti i dati siano classificati correttamente per la protezione.
Protezione automatizzata e basata su policy
Una volta individuati e classificati i dati, la crittografia, la tokenizzazione, la redaction e il mascheramento devono essere applicati automaticamente in base alle policy, senza alcun intervento umano. Una solida protezione non si basa sulla supervisione manuale.
Monitoraggio continuo e controlli adattivi
La sicurezza dei dati non è un’attività una tantum, ma un processo continuo. I responsabili del rischio hanno bisogno di informazioni in tempo reale su dove si muovono i dati, come vi si accede e se i controlli esistenti rimangono efficaci. Il monitoraggio guidato dall’intelligenza artificiale e la correzione automatica garantiscono l’identificazione e la rimozione delle vulnerabilità prima che diventino un problema reale.
I responsabili della sicurezza non possono permettersi di tirare a indovinare
Per i responsabili del rischio e della conformità, i falsi negativi sono inaccettabili e l’intelligenza artificiale da sola non è sufficiente a prevenirli. L’ipotesi che i dati siano sicuri deve essere supportata da prove, non da speranze.
Le aziende devono implementare soluzioni di sicurezza che garantiscano:
In sintesi
Le soluzioni di sicurezza che non rilevano minacce critiche o lasciano dati sensibili inosservati generano rischi — sia finanziari sia reputazionali. L’unico modo per costruire una postura di sicurezza veramente resiliente è eliminare i falsi negativi a ogni livello di protezione dei dati. In un’epoca di minacce informatiche in crescita, o vedi tutto, su tutte le piattaforme, o sei vulnerabile.
Nessun punto cieco.
Nessuna lacuna.
Nessun falso negativo.
Questo è lo standard.
Scopri come PK Protect realizza tutto questo.
Fonte: PKWARE
Il Cloud Computing Compliance Criteria Catalogue (C5) è un framework sviluppato dal BSI (l'Ufficio Federale tedesco per la sicurezza informatica)…
In un'era digitale in cui le violazioni dei dati non sono più una questione di “se” ma di “quando”, è…
Secondo il Data Breach Investigations Report di Verizon del 2024, il 75% degli attacchi informatici sfrutta credenziali con privilegi compromesse, confermando…
È innegabile che i dispositivi mobili siano diventati strumenti essenziali per i dipendenti: facilitano la comunicazione e aumentano la produttività,…
Con la tecnologia in continua evoluzione e gli ambienti IT sempre più complessi, garantire che l'infrastruttura rimanga allineata agli obiettivi…
In un settore basato sulla fiducia, una violazione dei dati non è solo un fallimento tecnico, ma un rischio aziendale…