Nell’era multi-cloud le organizzazioni non dovrebbero scendere a compromessi sugli obiettivi che si sono posti: il Canale può essere d’aiuto
Quando si tratta di investimenti IT, il processo decisionale è diventato più complicato a causa della complessità tecnologica. Le organizzazioni lottano ancora tra due imperativi contrastanti: innovare o mantenere il controllo dell’IT? Raggiungere la libertà di eseguire applicazioni sul cloud prescelto o mantenere il controllo dell’ambiente e della spesa? In questo scenario, si parte ancora dal presupposto che non si possano avere entrambe le cose.
Eppure, le aziende dovrebbero poter ottenere sia l’una sia l’altra cosa, ovvero ciò che il nostro CEO Raghu Raghuram ha definito, durante il VMworld appena concluso, il potere dell’“AND”. Ora, per la prima volta, le aziende non devono più scendere a compromessi: il successo del business digitale richiede entrambe le cose, richiede l’approccio ‘AND’. Come ha dichiarato Raghu: “crediamo che ogni azienda debba avere libertà E controllo sul proprio business multi-cloud”.
Questa è la grande opportunità che spetta ai partner: sostenere i clienti nello sfruttare una nuova libertà ritrovata, con una piattaforma e servizi che rendono possibile AND.
Ma cosa significa tutto questo in pratica? Muovendoci verso l’era dell’innovazione E del controllo, voglio condividere cinque punti chiave che possono essere di aiuto a tutti i partner che desiderano cogliere l’immensa opportunità che questo potere dell’AND può portare al loro business e a quello dei loro clienti:
In VMware siamo sicuri che il multi-cloud sarà il modello da seguire per i prossimi 20 anni, ma ci rendiamo conto che l’adozione di un simile approccio non rappresenta di certo un impegno a breve termine, nemmeno quello che coinvolge le relazioni tra i nostri partner e i loro clienti che percorrono questo viaggio insieme. Il valore per il cliente è più importante che mai. Ecco perché l’enfasi sui servizi è essenziale.
Il multi-cloud non è solo tecnologia. Come ha dichiarato uno dei nostri partner al VMworld: “non si può comprare il cloud”. Ciò che i clienti acquistano è un servizio o un insieme di capacità – tra le migliaia di configurazioni e opzioni disponibili – che si adattano a loro e alle loro esigenze specifiche.
Mi spingo anche oltre: qualsiasi conversazione sul cloud oggi non dovrebbe nemmeno iniziare con il cloud. Dovrebbe iniziare piuttosto dall’applicazione, per chiedere: cosa volete che faccia l’applicazione? Cosa volete che faccia in futuro? Quali sono i vostri obiettivi di innovazione?
Lavorando con il cliente per capire le sue esigenze, i partner possono offrire la guida e i consigli su quali servizi e capacità siano i più adatti per loro. Perché, con una piattaforma multi-cloud per tutte le applicazioni, la scelta è veramente estesa.
Scelta e flessibilità offerta possono essere intimidatorie per i clienti, il che è piuttosto comprensibile dopo anni di rigidità intorno alla selezione del cloud. È qui che i partner possono aiutare a costruire quella fiducia.
Effettuando valutazioni dell’ambiente specifico di un cliente, possono vedere molto più chiaramente dove e come il multi-cloud può fare la differenza.
Questa fiducia è fondamentale per aiutare i clienti a passare da un approccio difensivo sulle implementazioni del cloud – in risposta a un cambiamento forzato – a uno molto più proattivo. O, come lo chiamiamo noi, passare dall’essere cloud-first a essere cloud-smart. Si comincia e si finisce con l’esigenza di business e solo successivamente ci si concentra sulla scelta del cloud più adatto ai propri obiettivi.
Le aziende devono smettere di pagare per funzionalità che non usano. Lavorando fianco a fianco dei partner, le organizzazioni possono identificare le funzionalità realmente necessarie e riallocare così il budget risparmiato verso quegli investimenti in innovazione che permetteranno loro di capitalizzare meglio le nuove opportunità di business e di sfruttare tutto il potenziale delle nuove tecnologie.
Una tecnologia che è esplosa negli ultimi anni e che non può più essere ignorata quando si parla di cloud nell’ambiente distribuito di oggi è l’edge. Le organizzazioni desiderano distribuire i carichi di lavoro su più cloud e per questo si stanno spostando verso l’edge, spingendo applicazioni e servizi più vicini a dove le persone, i dati e i dispositivi si collegano al mondo digitale in rete.
Non è certamente un’impresa da poco, questa. L’edge è un ambiente relativamente nuovo e complesso che i clienti devono ancora imparare a gestire. Per esempio, con l’AR/VR, i veicoli connessi e i giochi immersivi sempre più diffusi, sta parallelamente emergendo un nuovo tipo di carico di lavoro – le app edge-native – che deve essere eseguito nell’edge per funzionare al meglio.
L’edge è diventato uno dei luoghi in cui i partner possono davvero realizzare un vantaggio competitivo, per se stessi e per i loro clienti. VMware sta aiutando clienti e partner a navigare in questo viaggio dal data center al cloud all’edge. Ci aspettiamo quindi di vedere molto interesse verso l’edge in futuro.
Secondo IDC (1), entro il 2025 più del 90% delle applicazioni sarà cloud native, quasi due terzi delle imprese saranno produttori di software (con codice distribuito quotidianamente), e ci saranno 1,6 volte più sviluppatori di oggi. Tuttavia, per affrontare il futuro che ci aspetta, dobbiamo trovare un modo per mettere la piattaforma Kubernetes nelle mani di più sviluppatori e ingegneri DevOps.
È necessario, inoltre, risolvere la mancanza di competenze nelle aziende, che rappresenta ancora la barriera numero uno all’adozione di Kubernetes come piattaforma per l’esecuzione di app cloud-native. Per questo, abbiamo lanciato Tanzu Community Edition per facilitare i clienti nel passaggio al cloud in modo più rapido e sicuro e accelerare così la modernizzazione delle applicazioni.
I partner possono aiutare i clienti a identificare le applicazioni più importanti per i propri requisiti di modernizzazione e creare così un migliore allineamento tra Dev e Ops in modo che entrambi lavorino insieme per offrire i migliori software e in maniera continuativa. Possono anche alleggerire gli sforzi di modernizzazione delle applicazioni combinando competenza tecnica con la consulenza professionale.
Per offrire supporto e guida ai clienti nell’era multi-cloud è necessario comprendere che ogni partner non può, di fatto, fare “tutto per tutti”. Questo è il motivo per cui abbiamo indirizzato i nostri sforzi nella costruzione di una comunità di partner di grande valore e con competenze da offrire in ogni fase del ciclo di vita del cliente e abbiamo realizzato VMware Cloud Marketplace. Questo nuovo servizio permette ai clienti di acquistare soluzioni certificate e convalidate dei partner direttamente dal VMware Marketplace e di distribuirle agli endpoint VMware.
Come ha affermato Giulio Morandini, CEO di R1: “Il Partner-to-Partner Accelerator è stato un vero e proprio game-changer per il nostro business, premiandoci per l’impegno con le organizzazioni di partner complementari che ci permettono di offrire sul mercato soluzioni di valore fondamentali per la trasformazione SaaS dei nostri clienti”.
Un singolo partner non è in grado di offrire da solo tutto il valore e le potenzialità del multi-cloud. Queste community danno loro la possibilità di concentrarsi su un’offerta altamente differenziante e specializzata, di espandere le capacità come e quando vogliono e coinvolgere altri partner specializzati quando necessario.
Quando parlo di specializzazioni mi riferisco, per esempio, alla sovranità dei dati. Un ambito che Sylvain Rouri, Chief Sales Officer di OVHcloud, ha sottolineato essere “in cima alle preoccupazioni delle aziende di tutto il mondo. Tutte condividono una forte volontà di riprendere il controllo”. Quando si tratta di cloud, le persone hanno tradizionalmente sofferto di problemi di fiducia; avere quindi accesso a competenze sulla sovranità dei dati all’interno del proprio ecosistema di partner rappresenta oggi più che mai un vero valore aggiunto.
Il cliente al primo posto, guidato dai partner
L’altro grande messaggio del VMworld 2021 è stato “Customer-first, partner-led“. Non possiamo andare verso un futuro multi-cloud – dove offrire a ogni azienda la potenza di AND – senza la spinta, la competenza, la passione e l’impegno del nostro ecosistema di partner. Viceversa, c’è per loro l’opportunità straordinaria di mettere a disposizione competenze e risorse uniche per offrire valore al cliente in un mercato dinamico, tanto complesso quanto emozionante.
(1) IDC FutureScape: Worldwide IT Industry 2020 Predictions
Fonte: TopTrade. A cura di Roberto Schiavone, Alliance & Channels Country Director, VMware Italia
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